Cosa vuoi fare da grande?
Quante volte ce lo siamo sentite chiedere da bambine?
Io tantissime. E la mia risposta era sempre la stessa: “la giornalista ballerina”.
Sì, tutto insieme.
La danza è sempre stata parte di me; da piccola non riuscivo a immaginare la mia vita senza una sala prove, uno specchio e una musica che mi guidasse.
Poi, un giorno, avrò avuto cinque o sei anni, ho visto una giornalista all’opera: aveva un microfono, un computer e faceva domande a tutti. Parlava con naturalezza, connessa al mondo. Mi ci sono vista, in lei. E ho pensato: “Voglio fare ANCHE quello.”
Poi si cresce.
E quella visione si offusca.
Alla domanda “cosa vuoi fare da grande?”, ho iniziato a rispondere: “qualcosa di utile. Qualcosa di importante.”
Alcuni bambini invece crescono con una visione cristallina: voglio fare la dottoressa, l’architetto, l’idraulico.
Non importa quale sia il mestiere, lo inseguono con una determinazione che sfida le incertezze.
E tu?
In quale visione ti ritrovi?
Quella nitida e coerente?
O quella in divenire, che cambia forma man mano che cresci?
Scrivimi, se ti va. Questa newsletter è anche uno spazio per confrontarci sulle nostre traiettorie. Magari confuse. Magari in evoluzione. Ma sempre autentiche.
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Intervista ad Elisabetta Bilei
Riflessioni
Muoviti e Vestiti
Intervista ad Elisabetta Bilei
Ho conosciuto Elisabetta qualche mese fa, quando eravamo entrambe candidate al premio LaPodstar e abbiamo trovato subito affinità.
Mi ha raccontato la sua storia e ho pensato fosse perfetta per il podcast Alfa. Puoi ascoltare la sua intervista qua:
La sua storia, è l’esempio perfetto di quanto sia importante avere dei Piani B nella vita, ma anche C, D, E, F e di come, a volte, si rivelino anche migliori dei piani originali.
Elisabetta voleva fare la scrittrice e lavorare nella comunicazione e in effetti, ci è riuscita anche prima di completare l’università. Poi tutte le sue certezze sono crollate. Non per sua volontà, si è trovata a gestire una situazione lavorativa scomoda e ogni suo punto fermo è diventato incertezza.
Spoilero il finale dicendoti che oggi è una wedding planner affermata, ma ascolta il podcast per scoprire come ha fatto a superare il suo fallimento e re-investarsi.
Riflessione
Viviamo in un’epoca dove la stabilità è un’illusione romantica.
Il lavoro dei sogni può diventare incubo. L’obiettivo fissato da anni può rivelarsi inadatto al nostro “io” attuale.
Ecco perché serve una mentalità multi-piano:
Piano A → quello che vuoi oggi
Piano B → quello che potresti voler domani
Piano C → quello che sfrutta le tue stesse skill in un altro contesto
Piano D → quello che ti dà respiro finanziario mentre reinventi tutto
Alcuni piani potrebbero sovrapporsi, ma soprattutto, non c’è niente di scolpito sulla pietra. Le necessità cambiano e di conseguenza potrebbero farlo anche i nostri piani.
Io stessa sto vivendo un periodo di ri-posizionamento professionale e ho da poco terminato un percorso molto intenso, che mi ha regalato strumenti e ispirazioni. Oggi vorrei condividerne qualcuno con te, in relazione alla possibilità di crearsi dei piani alternativi.
Partiamo da qua.
Cerca di farti queste domande:
Cosa sto facendo?
In quale settore?
Perché questo lavoro conta per me?
Cosa potrebbe far fallire questo piano (realisticamente)?
(es. tagli aziendali, cambi di vita, burnout, perdita motivazionale…)
Quali skill so usare bene e posso applicare altrove?
Tecniche (es. copywriting, gestione eventi, problem solving)
Soft skills (es. ascolto attivo, empatia, leadership, creatività)
Stai vivendo anche tu la stessa situazione e hai voglia di confrontarti con me? Scrivimi: fiorella.annunziata@gmail.com
Muoviti & Vestiti
La moda può essere il palco, ma è il corpo che racconta la storia. Quando scegliamo cosa indossare, scegliamo come vogliamo essere lette. Quando ci muoviamo liberamente, scegliamo di non essere contenute.
Vestirsi e muoversi sono due atti di espressione e potere. Insieme diventano un tool strategico per:
Riappropriarsi del proprio spazio (fisico, mentale, sociale)
Costruire una narrativa personale coerente e d’impatto
Allenare la presenza scenica (anche fuori dal palco)


💃 Muoviti: il corpo prende il comando. Una danzatrice in pieno slancio, quasi fuori equilibrio, ma proprio lì sta la potenza: il controllo dentro l’instabilità. Il movimento è puro linguaggio, un atto di ribellione elegante e muscolare. Qui non ci sono abiti, ma il corpo è il messaggio. E il messaggio è questo: "Io mi muovo, quindi esisto. E lo faccio alle mie condizioni".
👗 Vestiti: camicia oversize, corpetto scolpito, gonna trasparente punteggiata di perle. È un look che gioca con contrasti: forza e fragilità, opaco e trasparente, maschile e femminile. Qui la moda diventa un’armatura emozionale: la trasparenza non è vulnerabilità, ma coraggio di mostrarsi. Le perle sembrano sospese sul corpo come idee pronte a esplodere. Ogni tuo piano pronto a diventare realtà.
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Alla prossima settimana!