Quando ho iniziato a registrare Alfa tre mesi fa, non avevo aspettative, davvero. Forse per la prima volta, ho cominciato a fare qualcosa di mio, senza avere chissà che particolare strategia o previsione di monetizzazione.
Erano anni che desideravo fare un podcast e nel 2020/2021 pensavo anche di esserci vicinissima. Avevo cominciato infatti a collaborare con una radio conducendo un programma dal titolo “web in action”, avevo il mio microfono professionale, le mie cuffie super fashion e tutto sembrava pronto.
Poi, come succede spesso, per lo meno a me, l’entusiasmo è diminuito, ma soprattutto, la paura (di fallire) è aumentata. Il risultato? Ho mollato. Tutto.
Tre anni dopo, il desiderio di comunicare attraverso la voce non si era spento. Ma ogni volta che nasceva una nuova idea, la soffocavo sotto una valanga di dubbi:
🔹 Un format sul self-empowerment chiamato "(Sopra)Vivi alla Moda"? No, non mi sentivo abbastanza esperta di fashion psychology.
🔹 Un progetto chiamato "Una Cosa Imparata al Giorno" con pillole di cultura? No, più studio e più mi sembra di non sapere nulla.
Potrei andare avanti credimi, ma arrivo dritta al punto in cui, come ho raccontato nella prima Newsletter Alfa, ho pensato allo Spotlight Effect e ho cominciato a scrivere.
Ad oggi ho pubblicato 10 Podcast Alfa, che raccontano storie di donne che nella loro vita hanno affrontato l’insuccesso e da ieri, sono entrata nella classifiche di Spotify! 🚀
Ti racconto cosa ho imparato.
Alfa è un progetto gratuito, ma puoi supportarmi iscrivendoti se non lo sei già o condividendo questa newsletter con qualcuno, mi daresti un’enorme mano.
Cosa troverai in questa Newsletter Alfa:
L’inizio
La piattaforma di condivisione: Spreaker vs Spotify Creator
La registrazione e i format
La gestione dei feedback
E adesso?
I primi 10 episodi di Alfa
L’INIZIO: MEGLIO MUOVERSI CHE ASPETTARE L’IDEA PERFETTA
Una volta che ho cominciato a scrivere, ho deciso di farlo attorno all’argomento che mi aveva fatto tergiversare così tanto tempo: la paura del fallimento.
E sapevo che per un podcast l'elemento narrativo è fondamentale: le storie catturano l’attenzione più di qualsiasi teoria astratta.
🎧 Le mie ispirazioni: True Crime, approfondimenti e interviste. I miei podcast preferiti sono Indagini, Demoni Urbani, Elisa True Crime, Bouquet of Madness, gli approfondimenti di Pablo Trincia e le interviste di One More Time.
🎤 Il primo dilemma: che format scegliere?
Interviste? Troppo complicato all’inizio. Devi essere in grado di guidare la conversazione e poi, onestamente, chi mi avrebbe filata?
Raccontare storie? Più fattibile. Ma sapevo che avere più voci avrebbe reso tutto più interessante.
💡 Soluzione: Un format narrativo con l’inserimento di voci esperte. Questo mi avrebbe permesso sia di non annoiare con una sola voce il pubblico, sia di massimizzare gli ascolti.
Allora sono partita con un canovaccio, la mia voce e l’intenzione di introdurre per ogni podcast “i consigli degli esperti. Mi sono fatta un bell’excel con la lista delle storie da raccontare, i temi affrontati e le rispettive Top Voice da dover interpellare. Sono partita da persone che conoscevo, pensando che sarebbe stato più facile e in effetti mi hanno risposto tutte con entusiasmo complimentandosi per la mia idea, ma di fatto, non inviandomi mai il famoso audio con il loro intervento.
👉 Lezione imparata: Se vuoi partire, parti! Non aspettarti il supporto degli altri. La macchina va avviata da soli, poi carichi chi vorrà.
🎛 LA PIATTAFORMA GIUSTA: PERCHÉ HO SCELTO SPOTIFY CREATOR
Il primo episodio l’ho caricato su Spreaker, ma con l’account gratuito le statistiche erano troppo limitate. E anche senza un obiettivo di monetizzazione immediata, volevo almeno capire chi ascoltava il podcast, da dove, e quali episodi funzionavano meglio.
📊 Sono passata a Spotify Creator per avere:
Analisi più dettagliate
Possibilità di creare link personalizzati per ogni episodio (utile per tracciare traffico da Instagram, newsletter, ecc.)
Opzione video-podcast (che per ora ho accantonato perché servirebbero strumenti video migliori)
Alfa è anche su Substack, ma con poche riproduzioni. Sto ancora testando se vale la pena tenerlo anche lì.
👉 Lezione imparata: Se vuoi capire il tuo pubblico e scoprire le potenzialità del tuo progetto, scegli una piattaforma con dati accessibili.
🎙 LA REGISTRAZIONE: GLI ERRORI CHE HO FATTO E CHE STO FACENDO
C’è bisogno di dire che un buon microfono è fondamentale? No. Ma sapere come usarlo lo è ancora di più.
🎤 Il mio setup:
Microfono cardioide USB (buono, ma ancora lo sto imparando a regolare bene)
Software di registrazione: Audacity
Interviste su Zoom (ma la versione gratuita ha il limite di 40 minuti 😅)
⚡ Problema #1: Con Zoom il mio microfono a volte non si attiva correttamente.
⚡ Problema #2: Ho un MacBook con una sola porta, quindi devo ricordarmi di caricare il computer prima di registrare (sennò addio registrazione a metà).
👉 Lezione imparata: Prima di registrare, fai sempre una prova audio e assicurati di avere una batteria carica.
🎯 GESTIRE I FEEDBACK: FILTRARE I COMMENTI INUTILI
Non tutti i feedback sono utili. Alcuni servono, altri sono solo opinioni personali che non ti aiutano a migliorare. Con l’ultima puntata di Alfa, l’intervista a Lucia Zuliani, ho avuto un boost sugli ascolti e, con questo, anche un aumento di commenti. Fisiologica è quindi anche la critica. Ho ricevuto dei feedback molto utili, altri che lasciano un pò il tempo che trovano.
Mi hanno definita inesperta, come se fosse una colpa, ma è solo la verità. Ho condotto solo 3 interviste e registro podcast da Novembre. Ma l’impostore che è in me, ovviamente mi sta dicendo “dai, il tuo l’hai fatto. 10 episodi, metà classifica e via, fermati che tanto non sei bona” (il mio impostore parla solo in toscano).
📢 Cosa ho imparato?
Ascoltare chi ha esperienza nel settore è utile.
Ascoltare troppe persone senza esperienza crea solo confusione e insicurezza
👉 Lezione imparata: Impara a distinguere tra feedback costruttivi e critiche non richieste.
🚀 E ADESSO? IL FUTURO DI ALFA
🎯 Obiettivo a breve termine: continuare
💡 Obiettivo a lungo termine: continuare e migliorare
Non so ancora dove mi porterà Alfa, ma per la prima volta mi sto godendo davvero il viaggio. Ho iniziato raccontando da sola storie di donne che hanno affrontato il fallimento, e poi ho iniziato a fare qualche intervista. Spero di aumentarle sempre di più, perché la forza del confronto è incredibile.
Mi emoziona ogni volta vedere donne disposte a condividere i loro momenti di vulnerabilità, senza filtri. È un atto di coraggio enorme, soprattutto perché spesso il primo pensiero è: "Se la mia storia può aiutare qualcun altro, la racconto volentieri."
E in fondo è proprio questo il cuore di Alfa: storie di donne che ti faranno arrivare prima. Dove e come, lo decidi tu.